Ipoacusia neurosensoriale: La storia di Isabel

bambina affetta da ipoacusia neurosensoriale

Chi è Isabel

Isabel nasce in una calda giornata di Luglio del 2013. È una bimba sana e gioiosa nata però con una ipoacusia neurosensoriale di origine genetica che le impedisce di codificare i suoni. Questo significa che Isabel non sente le voci di mamma, papà e dei suoi cari. La sua condizione è borderline tra la sordità medio/grave e la mamma spera di poter tentare con gli apparecchi acustici prima di ricorrere agli impianti cocleari. Dopo i primi screening di routine, Isabel riceve le prime cure presso l’Ospedale Santobono di Napoli dove dopo una serie di esami approfonditi viene indirizzata nei centri Acustica Campana.

Passano cinque mesi, è il giorno prima della vigilia di Natale e le protesi di Isabel sono pronte. Il Dott. Claudio Salzano si presenta a casa per fargliele indossare per la prima volta. Sceglie di farlo tra i suoi cari, nel suo ambiente, per non traumatizzarla e per facilitare l’adattamento. In questa fase la costanza e le terapie aiutano: Isabel fa regolarmente logopedia per imparare a riconoscere la provenienza del suono.

L’ipoacusia neurosensoriale a colori: il quaderno delle orecchie

Passano gli anni e Isabel risponde bene ai trattamenti e all’uso degli apparecchi acustici e pian piano recupera il suo calo di udito. Dagli apparecchi retroauricolari ad un certo punto è pronta per passare ad apparecchi più piccoli. Ed è in quel momento che in Isabel riaffiorano i timori e le insicurezze: i vecchi apparecchi sono per lei come la coperta di Linus, le danno sicurezza. La Dott.ssa Gambardella che la segue ha un’intuizione: le consiglia di scrivere un quaderno sul quale appuntare tutti i cambiamenti che avvertiva con i nuovi apparecchi così da sapere come adattarli al meglio. Ad Isabel l’idea piace molto. Compra un quaderno e lo rende più allegro ricoprendolo di disegni e colori e gli da persino un nome, “Il quaderno delle orecchie”. Così Isabel affronta le sue paure e la sua ipoacusia neurosensoriale, adattandosi perfettamente al suo nuovo udito. Oggi Isabel è una bambina ancora sana e allegra, conduce una vita perfettamente normale e riesce non solo a sentire le voci della mamma e del papà ma anche tutti i suoni che la circondano.

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